Giorgio Morandi – Il tempo sospeso, parte II

New York

26 Settembre – 26 Novembre 2024

Giorgio Morandi – Il tempo sospeso, parte II è tra le maggiori mostre dedicate all’artista bolognese su suolo statunitense. Curata da Marilena Pasquali – fondatrice e direttrice del Centro Studi Giorgio Morandi di Bologna – e Mattia De Luca, la mostra mette insieme una sessantina di opere per raccontare l’intera carriera artistica di Morandi in occasione sella ricorrenza dei sessant’anni dalla morte.

La mostra è la seconda parte di un progetto presentato per la prima volta dalla Galleria Mattia De Luca nel 2022 a Roma e ampliato nel 2024 dalla mostra newyorkese, attraverso l’accurata selezione di lavori provenienti da prestigiose collezioni private e museali. Formata da dipinti e opere su carta, databili tra il 1913 e il 1964, la mostra include diverse Nature Morte, così come numerosi Paesaggi e Fiori, nonché diverse opere mai esposte prima a New York.

La mostra – allestita in una storica townhouse dell’Upper East Side di Manhattan – prende vita in uno spazio contemplativo che richiama quello in cui le opere furono originariamente dipinte. Inoltre, esattamente come la mostra romana, anche quella di New York sarà accompagnata da un catalogo d’esposizione, edito da Allemandi Editore.

Nato a Bologna nel 1890, Morandi visse una vita silenziosa, viaggiando raramente fuori dall’Italia a preferendo la solitudine della sua casa e del suo studio. Figura centrale della scena artistica del XX secolo, Morandi visse attraverso due guerre mondiali e non c’è dubbio che il peso del conflitto e del disordine abbia lasciato traccia nella sua vita e nelle sue opere. Così si spiega questa incessante ricerca di ordine mentale e armonia della forma che si riflette nelle Nature Morte: luogo dove il dubbio e il caos si trasformano in attesa, tempo e giudizio in sospensione per evitare la realtà del momento.

Nonostante Morandi rimase soprattutto in Italia, le sue opere furono esibite anche all’estero e largamente apprezzate anche dopo la morte dell’artista. La sua eredità è conservata in diverse collezioni istituzionali in tutto il mondo: dalla Casa Bianca al MoMA di New York, dalla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia all’Ermitage di San Pietroburgo. Inoltre, l’estetica morandiana è diventata parte del sentire culturale comune, con opere celebrate in film quali la Dolce Vita di Federico Fellini, oltre che venendo apprezzate da artisti quali, tra gli altri: John Baldessari, Frank Gehry, Vija Celmins, Edmund de Waal, Wayne Thiebaud, Zeng Fanzhi e Robert Irwin.

Il successo di Morandi può essere riscontrato nelle distinte e variegate storie di proprietà di molte delle opere esposte in questa mostra: dall’opera posseduta da Robert Rauschenberg, a quella del leggendario regista Vittorio De Sica, a quella del noto mercante Curt Valentin, ad un dipinto esposto alla Biennale di San Paolo del 1957, quando Morandi batté Jackson Pollock e Marc Chagall per il primo premio per la pittura assegnato da una giuria guidata dall’direttore del MoMA Alfred Barr, a un’opera che è stata custodita dalla stessa famiglia a partire dal 1947.

 

Giorgio Morandi – Il tempo sospeso, parte II, vuole valorizzare la figura di Morandi come uomo e artista saldamente ancorato al ventesimo secolo: un uomo che ha vissuto due guerre mondiali e provato il peso della disillusione, la perdita di riferimenti, la sconfitta di ogni credo. Per arginare la deriva dell’umano il pittore ricerca un ordine mentale, un’armonia della forma, una materia che si fa luce, senza tuttavia cancellare il brivido del dubbio che si ritrova in ogni sua immagine, trasformato in attesa e sospensione.

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